giovedì 9 marzo 2017


Su due derive
Il 5 marzo 2017 ho scritto su Facebook una nota a proposito di due preoccupanti e concorrenti derive che contribuiscono a determinare la politica italiana:
-          deriva dell’informazione dal vero al verosimile;
-          deriva del senso comune dal pensiero critico al pensiero magico.
Provo ad esplicitare maggiormente.

A - Sulla prima deriva, dal vero al verosimile nell’informazione.
Se si vuole definire Verosimile una informazione (in opposizione a Vera), è opportuno avere stabilito la natura, i caratteri, il campo, i contorni, ecc di questo aggettivo.
In generale viene definito verosimile alcunché di “… conforme al vero, fino al punto da garantire la probabilità o la credibilità di un fatto anche non avvenuto, non documentato, non atteso” o anche “che ha l’aspetto, l’apparenza della verità, e perciò potrebbe anche essere vero, o ritenuto tale e accettato per tale” (Treccani). (1)
Quanto premesso può essere riferito alla maggior parte degli  accadimenti che stampa e televisione oggi pubblicano. Esaminiamo, al proposito, un particolare ma diffuso metodo di costruire le informazioni (avendo ben presente la competitività tra le varie emittenti e il conseguente intento di costruire ogni volta uno scoop per attrarre lettori o spettatori).
Innanzitutto vengono raccolte più notizie al centro o al margine di eventi interessanti, possibilmente ricavate da fonti diverse, tra le quali: testimoni anche prezzolati, fughe di notizie coperte da segreto istruttorio, stralci di intercettazioni legittime o meno, ecc. Non sempre tali notizie sono vere al di là di ogni dubbio o, comunque, accertate come tali.
Orbene, collegando siffatte notizie si possono costruire ipotesi interpretative verosimili; si può, come dice qualche giornalista, “dare una particolare illuminazione al fatto, ai personaggi, alla scena”. Il lessico utilizzato è in genere all’altezza dell’enfasi accattivante che si vuole dare all’articolo: il dibattito si trasforma in un’aspra polemica, l’incidente in una tragedia, il dissenso in uno scontro insanabile, la difficoltà in una crisi insanabile e così via.
Ecco costruita “la Notizia” che con qualche probabilità farà effetto e magari verrà ripresa da altre testate, da altre trasmissioni, acquisendo sempre maggiore rilevanza, maggiore volume alla maniera della panna montata.
Va notato che simili costruzioni non comportano vere responsabilità in capo alle varie emittenti perché tutto è coperto da una fitta nebbia di incertezze sulle diverse provenienze.
La maniera di procedere appena descritta è molto diffusa; ne deriva che la Notizia diventa sempre meno attendibile: la deriva dal vero al verosimile cresce di intensità e sta revocando in dubbio ogni valore dell’informazione.
B - Sulla deriva del  senso comune dal pensiero critico al pensiero magico, va premesso qualche nota sul significato di quest’ultima locuzione. Essa “ … ha assunto, nel corso della storia della filosofia, significati diversi e … in età moderna, è stata prevalentemente utilizzata per identificare … la «ragione naturale», il «sano intelletto» (in alcuni casi anche il «buon senso») in quanto fonte di conoscenze, intuizioni, ecc., dotate di immediata certezza”.(Treccani) (2)
Ciò premesso riprendo qualche mia precedente osservazione basata su due considerazioni separate e un quesito.
1 – C’è nel mondo un vento di populismo che, da qualunque parte provenga, odora di rabbia, disillusione, perdita dei valori, spaesamento, vendetta, pancia dolente, ecc; valutato politicamente, odora soprattutto di destra. E’ un pensiero che ha appannato quello critico e razionale.
 2 – Da vario tempo la televisione è invasa da film e sceneggiati dove imperano maghi, streghe, sortilegi, messe nere, filtri, poteri occulti, fantasmi, mostri, esoterismo, satanismo, mondi alieni, ecc. che stanno invadendo lo spazio dei vecchi  ed ingenui super-eroi, come quelli creati dalla Marvel Entertainment. Evidentemente sono programmi molto frequentati, redditizi.
Non pochi spettatori, dunque, sembrano apprezzare (inconsciamente?) l’avvento di mondi irreali, di eventi straordinari e forse parallelamente si augurano l’avvento di uomini speciali, dotati di straordinarie capacità salvifiche, di inconsueti poteri, ai quali delegare ruoli per risolvere i problemi quotidiani che affliggono questo mondo così complesso e pieno di contraddizioni.
Mi domando: quanto incide sulle scelte politiche degli elettori questo loro abbandonarsi al pensiero magico?
Note
(1) Verosimile, dal lat. verisimĭlis, cioè veri simĭlis «simile al vero». A seconda dei contesti può esserne sinonimo: plausibile, possibile, probabile, credibile, attendibile, concepibile.
E’ interessante notare quanto riporta Wikipedia, in riferimento al racconto : “Una forte e solida costruzione di un racconto permette di dare l'idea di verosimile, quindi quel racconto non è più un semplice riflesso della realtà bensì un discorso che acquisisce un suo proprio valore autonomo. Secondo Cvetan Todorov, il verosimile riempie il vuoto aperto tra le leggi del linguaggio e ciò che si pensava la sua proprietà costitutiva, cioè il riferimento al reale. I discorsi non sono guidati da una corrispondenza con il referente, bensì da regole proprie”.
(2) Il Senso comune “continua ad essere la radice del sentire quotidiano”.
Nel ‘700 Reid concepiva il senso comune “… quale istinto originario con cui la mente umana riconoscerebbe in maniera intuitiva e immediata i principi fondamentali della conoscenza (in partic., la nozione della realtà esterna), della morale (il principio della libertà dell’agire) e della religione (per es., l’idea dell’essere divino) …”.(Treccani)

Oggi la locuzione designa “ … la normale intelligenza delle cose umane, comune ad ogni individuo equilibrato (i Tedeschi parlano, in questo senso, di gesunder Menschenverstand, cioè, letteralmente, di sano intelletto umano" o, in altre parole, "buon senso". (Treccani) 

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